Con la collaborazione della Camera di Commercio e UnionCamere Lombardia, durante il panel "Imprese Italiane in Svizzera: adempimenti e aspetti fiscali" si sono dibattuti alcuni importanti temi di fiscalità internazionale. Dal 2004 l'Italia è il secondo partner economico della Svizzera, dopo la Germania ma davanti a Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Cina. L'Italia assorbe il 9% delle esportazioni elvetiche. Mentre per l'Italia la Svizzera è il sesto partner economico. La Svizzera rappresenta il terzo mercato di sbocco del Sistema Varese dopo Germania e Francia: nel solo primo semestre 2011 le imprese e gli operatori della nostra provincia hanno esportato nella vicina Confederazione beni e servizi per un valore di quasi 350milioni di euro. L'import invece è stato di 116milioni, segnando così un dato ampiamente positivo nella bilancia commerciale. Nel 2011 le esportazioni italiane verso la confederazione sono aumentate del 28%. Le imprese italiane in Svizzera riguardano per il 36% il terziario, per il 13% l'arredamento e per il 15% il settore elettrico/elettronico, mentre l'edilizia consta del 13% del totale. Ciò che si nota però è che nonostante l'interscambio sia elevatissimo, i rapporti economici bilaterali vengono regolarmente sottovalutati da entrambre le parti. Circa un centinaio i presenti, che con grande interesse hanno ascoltato la relazione di Gian Luca Giussani, esperto di fiscalità internazionale, che ha affrontato i diversi temi in questione. Particolare attenzione è stata quindi posta sugli adempimenti amministrativi necessari alle imprese e ai prestatori di servizio italiani che svolgano attività oltre confine. Non è mancata, infine, l'illustrazione del sistema fiscale svizzero e delle procedure per i rimborsi IVA.
